Rivalutazione Istat: facciamo il punto della situazione tra Corte Costituzionale e CEDU

Ordinanze di rimessione alla Corte Costituzionale per rilevanza e non manifesta infondatezza dell’eccezione d’illegittimità dell’art.11 commi 13 e 14 del d.l. n.78/2010 convertito nella legge n.122/2010

Tribunale di Reggio Emilia, Sezione Lavoro, ordinanza del 16.09.2010

Tribunale di Parma, Sezione Lavoro, ordinanza del 30.10.2010

Tribunale di Tempio Pausania, Sezione Lavoro, ordinanza del 13.01.2011

Tribunale di Alessandria, Sezione Lavoro, ordinanza del 18.01.2011

Dopo le numerose ordinanze di rimessione degli atti alla Corte Costituzionale quest’ultima ha fissato al 21 giugno p.v. l’udienza nella quale la questione dell’eventuale illegittimità costituzionale della norma taglia-rivalutazione sarà esaminata.
Nel frattempo, al pari di altri colleghi, ho provveduto cautelativamente ad agire, nell’interesse dei miei assistiti, avanti alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo senza attendere il previo esaurimento dei rimedi di diritto interno.
La regola generale, infatti, sarebbe quella di attendere il giudizio della Corte di Cassazione, ultimo grado di giurisdizione, prima di potersi rivolgere alla CEDU.
Tuttavia questa regola incontra un temperamento quando l’espletamento dei rimedi interni non garantisca l’effettività della tutela (e questo è il caso, con la norma taglia- rivalutazione introdotta lo scorso anno che, allo stato, renderebbe di fatto inutile un’azione avanti al tribunale italiano).
In tali circostanze è ben possibile ed anzi opportuno, come abbiamo fatto, andare subito – e comunque nei sei mesi dall’entrata in vigore della legge taglia-rivalutazione, risalente al 31 luglio u.s. – a Strasburgo per tutti i danneggiati (anche coloro i quali non abbiano mai avanzato alcuna domanda di rivalutazione), senza naturalmente lasciar passare in giudicato le eventuali sentenze negative ottenute in Italia.
Anche la Corte Europea ha ritenuto meritevole di attenzione la questione, tant’è che l’ha considerata di trattazione particolarmente urgente, pur non avendo ancora comunicato la data di una eventuale udienza.
In disparte restando le ulteriori iniziative in corso per tentare di salvaguardare il diritto alla rivalutazione dei soggetti che abbiano ottenuto una sentenza favorevole passata in giudicato, confidiamo che dalla Corte Costituzionale e/o dalla Corte Europea possano giungere finalmente segnali positivi per tutti i danneggiati

A presto (articolo in continuo aggiornamento)

Avv. Simone LAZZARINI

Legge 210 e dintorni: ecco le azioni in corso da parte del nostro studio

Dal rientro dopo la pausa estiva non abbiamo avuto un attimo di tregua ed è anche questo il motivo per il quale non abbiamo più avuto modo di aggiornare con continuità il sito.
D’altra parte, a fronte del perdurante silenzio ministeriale in merito alla definizione delle transazioni per il risarcimento del danno biologico e della consueta ridda di voci più o meno attendibili, abbiamo preferito privilegiare la concretezza della tutela giudiziaria dei nostri assistiti.
Per quanto attiene alle numerose azioni, promosse in forma individuale e/o collettiva, per il risarcimento del danno biologico da trasfusioni di sangue infetto tali cause, laddove non vi sia l’opposizione del giudice o dell’Avvocatura dello Stato, sono tutte in stand by, subendo continui rinvii in attesa di conoscere le definitive determinazioni del Ministero in relazione al completamento della procedura transattiva, alla quale naturalmente la quasi totalità dei danneggiati hanno chiesto di poter accedere.
È invece ormai prossima a partire la nuova causa collettiva (la “nostra” emo-ter) che coinvolge tutti coloro che, rivoltisi al nostro studio negli ultimi anni, non avevano per svariate ragioni preso parte alle precedenti azioni intraprese.
Crediamo si tratti forse dell’ultima opportunità di far collettivamente valere in sede giudiziaria i propri diritti in una materia tanto drammatica. Continua a leggere

Rivalutazione Istat e nuove cause per il risarcimento del danno biologico, si (ri)parte

Mentre sul fronte “transazioni” non vi sono, allo stato, novità di rilievo, comunico a tutti i clienti dello studio ed a tutti coloro i quali, nel corso degli ultimi mesi, mi hanno contattato per intraprendere eventuali nuove azioni che, essendo in fase di completamento il censimento di tutte le posizioni in carico, a partire da lunedì 25 ottobre p.v., saranno contattati singolarmente, telefonicamente o per iscritto, per essere informati dettagliatamente – relativamente alle problematiche indicate nel titolo – sulle possibilità e sulle modalità di azione (a seconda dei casi in forma individuale o collettiva), con successiva eventuale fissazione di un appuntamento in studio.
Ringraziando per la fiducia accordatami saluto molto cordialmente tutti i frequentatori del sito.

Avv. Simone LAZZARINI

Transazioni: anche i danneggiati “scendono in campo” con un presidio permanente nella capitale

Ricevo e volentieri pubblico la notizia secondo cui sarebbe imminente (il 15 settembre p.v.) l’inizio di un’azione “forte” – ma naturalmente “pacifica” – di sensibilizzazione delle istituzioni da parte di un gruppo via via crescente di danneggiati in relazione all’ormai tristemente nota vicenda delle trasfusioni di sangue infetto.
L’iniziativa dovrebbe consistere in un presidio permanente a Roma, verosimilmente avanti Palazzo Chigi.
Mi auguro che tale iniziativa, affiancandosi all’incessante pluriennale opera dei legali e delle associazioni, possa contribuire ad un decisivo passo in avanti della procedura per il risarcimento dei danni, con un complessivo ulteriore miglioramento delle condizioni di accesso alla transazioni rispetto a quanto da ultimo emerso nell’incontro del 27 luglio u.s..
Per parte mia, compatibilmente con i numerosissimi impegni e le incalzanti scadenze, non mancherò di dare il mio appoggio alla buona riuscita dell’iniziativa.
Maggiori dettagli nei prossimi giorni.
Sin d’ora metto a completa disposizione degli organizzatori dell’iniziativa il blog sottostante per una migliore circolazione delle informazioni, aggiuntiva rispetto agli altri canali da loro già utilizzati.
A presto

Avv. Simone LAZZARINI

Lettera del comitato organizzatore

Aggiornamento del 28 settembre 2010
Ricevo e pubblico, per opportuna conoscenza di tutti i frequentatori del sito, la sotto allegata lettera a firma degli organizzatori del presidio.
Per parte mia non posso che ribadire tutto il mio appoggio ad una iniziativa, oltretutto assolutamente pacifica, la quale – nonostante le diffidenze iniziali – mi pare stia riuscendo da un lato a compattare il fronte dei danneggiati alla ricerca di una definizione dignitosa per tutti e, dall’altro, a “smuovere le coscienze” di chi di dovere.
Se il mare di scadenze di queste settimane me lo consentirà, non mancherò di fornire, anche fisicamente, il mio modestissimo contributo alla causa comune recandomi per qualche ora al presidio, qualora fosse ancora in essere.
Buona serata

Avv. Simone LAZZARINI

Lettera agli avvocati ed alle associazioni

Aggiornamento del 6 ottobre 2010
Ricevo e pubblico l’allegata comunicazione con la quale si preannuncia per dopodomani 8 ottobre una nuova giornata di mobilitazione sulla nota questione dei risarcimenti
Scusandomi per la sinteticità vi invito alla lettura e nel frattempo porgo i miei più cordiali saluti

Avv. Simone LAZZARINI

Invito alla giornata di mobilitazione dell’8 ottobre

Rivalutazione ISTAT: la conversione in legge della manovrina non cancella affatto il diritto di chiederla e percepirla

Nonostante le proteste e gli emendamenti presentati, l’art. 11 commi 13 e 14 del Decreto legge n.78/2010 non è stato nè cancellato nè, almeno, modificato in sede di conversione nella legge n. 122 del 30 luglio 2010 pubblicata sulla G.U. Serie Generale n.176 del 30 luglio u.s.
Tuttavia, contrariamente a quanto si potrebbe essere indotti a ritenere, la “partita” non è affatto chiusa.
Va anzitutto segnalato il comportamento gravemente scorretto – per usare un eufemismo – tenuto da numerose Aziende Sanitarie Locali le quali, nell’affrettarsi a comunicare la riduzione dell’importo bimestrale, si sono ben guardate dall’informare lo studio legale che aveva assistito il danneggiato nel contenzioso sfociato nel riconoscimento della maggiorazione, preferendo inoltrare la comunicazione solo ed esclusivamente all’interessato.
Altre Aziende sanitarie e lo stesso Ministero hanno fatto ancora peggio riducendo l’importo bimestrale senza nulla comunicare, neppure all’interessato.
Già cominciamo ad assistere al consueto teatrino di impiegati amministrativi che, non paghi del disastro compiuto anni addietro allorchè scoraggiarono danneggiati dal presentare domande d’indennizzo sull’erroneo presupposto dell’intempestività della domanda, alle richieste di chiarimenti formulate da parte dei soggetti che abbiano subito la decurtazione si avventurano in considerazioni del tutto erronee dal punto di vista giuridico in ordine ad una pretesa insuperabilità del dettato legislativo.
Ciò premesso è importante che chi si è visto decurtare gli importi dell’assegno bimestrale per effetto dell’eliminazione del diritto alla rivalutazione in precedenza percepita non si fermi a quanto lapidariamente comunicatogli dall’ente erogatore della prestazione, ma informi tempestivamente lo studio dal quale è assistito al fine di consentire la tempestiva adozione delle necessarie contromisure.
Ricordiamo ad abundantiam che già sono pendenti avanti alla CEDU due ricorsi da noi presentati nell’interesse dei soggetti che, con motivazioni risibili, si erano visti negare dalla Corte di Cassazione il diritto alla rivalutazione nello scorso autunno.
Per quanto riguarda lo scrivente studio, nel mese di settembre, dopo la pausa feriale, saranno poste in essere tutte le iniziative più opportune per il ripristino del beneficio agli aventi diritto, a cominciare da quei soggetti muniti di sentenza favorevole che riconosca esplicitamente il diritto alla rivalutazione per i ratei maturandi e che abbia autorità di cosa giudicata.
A seconda dei casi verrà predisposto precetto ed eventuale pignoramento, diffida, ricorso per ottemperanza o nuovo ricorso al giudice del lavoro ovvero ancora altre azioni che saranno studiate caso per caso in funzione della specificità del caso singolo.

La documentazione relativa all’avvenuta decurtazione (comunicazioni dell’ente erogatore, avvisi di pagamento, estratti conto bancari ecc. ecc.) potrà essere inoltrata allo studio con una delle seguenti modalità alternative:
a mezzo mail, trasmettendola in formato .pdf o .tif all’indirizzo mail info@studiolegalelrs.it
a mezzo telefax, precedendola da una nota accompagnatoria all’attenzione dell’Avv. Simone LAZZARINI, al numero 02.89078925
a mezzo posta ordinaria, scrivendo all’Avv. Simone LAZZARINI, Via Ippolito Rosellini, 12, Milano

Coloro i quali avranno trasmesso la sopra indicata documentazione saranno contattati singolarmente per ulteriori approfondimenti.
Cordiali saluti

Avv. Simone LAZZARINI

In cauda venenum. La spada di Damocle della prescrizione su tutti gli aspiranti alla transazione. E per chi non è talassemico od emofilico potrebbe comunque convenire proseguire nella causa

Riunione molto lunga ed affollata quella di ieri al Ministero, con tantissime facce nuove, mai viste negli anni precedenti.
Il Dottor Palumbo ha esordito ammettendo che la procedura in corso presenta grandi difficoltà rispetto alla precedente transazione e che, presumibilmente, alcune cose che saranno dette non saranno condivise da tutti.
Ha proseguito auspicando – cosa che sinceramente mi ha lasciato perplesso – che per il prosieguo della procedura, analogamente alla precedente transazione, gli avvocati individuino un unico loro rappresentante che interloquisca con il Ministero.
Nell’osservare come, trattandosi di procedura transattiva, fosse necessaria un’attività di consultazione – speriamo non puramente simbolica, mi sento di aggiungere io -, il Dottor Palumbo ha precisato di voler interloquire esclusivamente con gli avvocati (sono loro che hanno la delega per rappresentare i danneggiati) pur ritenendo legittimo ascoltare anche le associazioni dei danneggiati nell’ultima sessione.
È stato preliminarmente chiarito il criterio con il quale sono stati convocati gli avvocati (svelato l’arcano), distribuiti in più giorni per ragioni di sicurezza collegate alla ridotta capienza della sala.
In sintesi:
oggi (ieri per chi legge) e domani (oggi per chi legge) convocati gli avvocati degli emotrasfusi
Dopodomani i danneggiati da vaccinazione
Oggi gli avvocati che hanno almeno 3 assistiti
Domani gli avvocati che seguono meno di 3 assistiti
Ecco il primo colpo di scena: oggi non parleremo di prescrizione (ma alla scorsa riunione del 5 maggio non si era detto che sarebbero stati calendarizzati due incontri tra giugno e luglio, il primo dei quali esclusivamente riservato alla vexata quaestio della prescrizione?).
Il Dottor Palumbo ha spiegato che l’intendimento sarebbe stato quello di rispettare l’indicazione politica data dall’Onorevole Martini in occasione del precedente incontro e cioè farsi carico delle posizioni di tutti i danneggiati che abbiano presentato domanda di accesso alla transazione.
Per alcuni ci sarà un percorso transattivo, per altri vi sarà una soluzione politica.
È stata comunque ipotizzata una programmazione finanziaria basata sull’intera coorte dei danneggiati
Concentrandosi finalmente sui criteri per la transazione il Dottor Palumbo ha precisato che il gruppo di lavoro interministeriale non ha ancora completato i lavori perché intende tener conto delle osservazioni che saranno formulate dai legali.
Le proposte di moduli transattivi, ci è stato assicurato, sono condivise dal Ministro Dell’Economia, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e da tutte le amministrazioni nel loro complesso.
Dovrà comunque essere sentita anche l’Avvocatura generale dello Stato. Continua a leggere

Ecco la convocazione al Ministero: l’Avv. Simone LAZZARINI sarà a Roma il 27 luglio, ore 10:30

Il D.M. 28 aprile 2009, n. 132, prevede all’art. 5, comma 1, che per la definizione dei moduli transattivi, secondo un piano pluriennale di rateizzazione degli importi da erogare, si provvede con decreto di natura non regolamentare del Ministro della salute di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, adottato sulla scorta di lavoro istruttorio della Commissione tecnica istituita con decreto del Ministro della salute 4 marzo 2008 e sentita l’Avvocatura generale dello Stato. Per illustrare le proposte di moduli transattivi che saranno oggetto del suddetto decreto ai legali che hanno avanzato istanza di adesione alla procedura transattiva sono previsti tre incontri da tenersi secondo il calendario di seguito riportato:
27 luglio 2010 – ore 10.30
28 luglio 2010 – ore 10.30
28 luglio 2010 – ore 15.00
29 luglio 2010 – ore 15.00
Il 29 luglio 2010 – ore 16.30, saranno convocate le Associazioni dei pazienti.
Ciascun legale riceverà per posta elettronica la convocazione per una delle date sopra indicate.
La S.V. è convocata per il giorno: 27 luglio 2010 – ore 10.30
Per motivi logistici, l’invito è da ritenersi strettamente personale.
Si prega di voler dare conferma della partecipazione entro e non oltre venerdì 23 luglio p.v.
Gli incontri si terranno presso la sede di questo Ministero di via Giorgio Ribotta 5, angolo Viale Oceano Pacifico, 00144 Roma EUR , sala “Auditorium”.

A tutti i clienti dello studio, beneficiari dell’indennizzo ex lege 210/1992 ed interessati alla questione della rivalutazione Istat secondo il t.i.p. anche della somma corrispondente all’indennità integrativa speciale

Non potendolo fare singolarmente, invito coloro i quali non lo avessero ancora fatto a trasmettere allo studio copia delle comunicazioni che dovessero avere ricevuto in questi giorni da Ministero e/o Regione e/o Asl in merito alla nota questione della rivalutazione Istat secondo il tip.
Premesso che il modo di operare dell’Amministrazione, che neppure informa lo scrivente studio – presso il quale i danneggiati avevano eletto domicilio – delle decisioni assunte nel caso singolo appare gravemente scorretto, stiamo attentamente valutando se ed in quale modo procedere (tanto in sede stragiudiziale, quanto giudiziale) per la migliore tutela dei vostri interessi, in molti casi già garantiti da sentenze passate in giudicato, anche al fine di evitare che, come già in precedenza accaduto (vedi la questione della tempestività delle domande amministrative), interpretazioni fuorvianti fornite da dipendenti e/o funzionari amministrativi del tutto privi di adeguate competenze giuridiche possano compromettere il giusto godimento di diritti già acquisiti.
La documentazione potrà essere inoltrata con una delle seguenti modalità alternative:
a mezzo mail, trasmettendola in formato .pdf o .tif all’indirizzo mail info@studiolegalelrs.it
a mezzo telefax, precedendola da una nota accompagnatoria all’attenzione dell’Avv. Simone LAZZARINI, al numero 02.89078925
a mezzo posta ordinaria, scrivendo all’Avv. Simone LAZZARINI, Via Ippolito Rosellini, 12, Milano

Cordiali saluti e buon fine settimana

Avv. Simone LAZZARINI

La tutela assistenziale deve essere effettiva. Il Tribunale di Milano si discosta dalla Corte di Cassazione ed insiste sulla piena risarcibilità del danno non patrimoniale da ritardata corresponsione dell’indennizzo ex lege 210/1992

Negli scorsi anni si era consolidato, specie nella giurisprudenza milanese di merito, un orientamento che riteneva risarcibile il danno non patrimoniale causato ai danneggiati da sangue infetto per effetto del ritardo nel completamento del procedimento amministrativo.
Il leading case era stato deciso nel lontano 2002 dal recentemente scomparso Presidente del Tribunale di Milano, Sezione Lavoro, Dottor Francesco Frattin, persona di straordinaria preparazione e sensibilità umana cui va il mio personale ed affettuoso ricordo. Continua a leggere

L’interpretazione (autentica?) dell’interpretazione autentica dell’articolo 2 della legge 25 febbraio 1992, n. 210 – Dopo il comunicato stampa, analisi e prospettive di tutela dei danneggiati se l’art.11 commi 13 e 14 del D. L. 78/2010 non fosse eliminato in sede di conversione

Dopo il comunicato stampa condiviso tra noi avvocati è giunto il momento di provare a ragionare sulle possibili vie d’uscita alle norme dichiaratamente taglia-rivalutazione nella non auspicata ipotesi in cui le stesse non fossero eliminate in sede di conversione in legge del D.L. n.78/2010.
Partiamo, un po’ provocatoriamente, dall’interpretazione delle norme recentemente varate, leggendo anzitutto l’art.11, comma 13. Continua a leggere