Pausa di riflessione

Cari Amici,
dopo l’uscita del decreto-moduli per la definizione transattiva delle cause risarcitorie promosse contro il Ministero della Salute si è scatenata, come prevedibile, una ridda di voci e possibili interpretazioni che ci ha impegnato anche in un serrato confronto tra colleghi, un confronto sui cui contenuti e sui cui risultati mi sembra opportuno mantenere la massima riservatezza.
Ora è il momento di una pausa di riflessione, per ricaricarsi e per mettere bene a fuoco le strategie da adottare nei prossimi mesi, anche alla luce di un’analitica disamina di ogni singola posizione sia dal punto di vista processuale sia sostanziale.
Nei prossimi giorni, come preannunciato, i clienti dello studio riceveranno un’informativa di aggiornamento in vista delle eventuali nuove azioni da intraprendere.
Lo studio, salvo le comprovate urgenze, anche non inerenti alla problematica del sangue infetto (urgenze per le quali sarò comunque rintracciabile) e gli appuntamenti già fissati in precedenza, rimarrà chiuso sino al 2 settembre compreso.
La segreteria tornerà comunque operativa indicativamente dal 27 agosto p.v.
Buone ferie e soprattutto buon meritato riposo a tutti

Avv. Simone LAZZARINI

Risponde per dolo eventuale chi consapevolmente trasmette il virus dell’HIV al partner

Pubblichiamo una recente interessante sentenza, relativa ad un caso seguito dallo studio, che curava gli interessi della persona offesa, costituitasi parte civile.
Il caso – drammatico – riguarda l’ipotesi di contagio HIV – poi evoluto in AIDS, subito da partner che, benchè gravemente malato, ha continuato ad intrattenere rapporti sessuali non protetti con la vittima, alla quale ha per anni taciuto la propria condizione.
Da notare come il Collegio Giudicante, nella quantificazione della pena, sia addirittura andato oltre le richieste del PM.
Opportuna poi la decisione di concedere alla vittima una provvisionale.
Pochi giorni dopo la lettura del dispositivo, lo stesso Tribunale, su richiesta della parte civile, ha disposto sequestro conservativo sui beni dell’imputato.

Sentenza Tribunale Busto Arsizio n.164-2009

Ordinanza di sequestro conservativo ex art. 316 c.p.p.

Chi acquista su E- Bay merce contraffatta è penalmente perseguibile?

Una interessante sentenza del Tribunale di Busto Arsizio, Sezione distaccata di Gallarate, chiarisce che, nell’ipotesi in cui chi acquisti merce contraffatta sia un privato cittadino che non esercita il commercio, qualora la quantità della merce sia esigua (tale cioè da far escludere qualsiasi scopo di lucro) ed il venditore ne abbia garantito qualità ed originalità, deve senz’altro riconoscersi la perfetta buona fede, con conseguente assoluzione del’imputato “perchè il fatto non costituisce reato”. Continua a leggere