L’incontro del 9 aprile al Ministero della Salute – II^ parte – Gli interventi dei partecipanti e le risposte del Dottor Filippo PALUMBO

Proseguiamo nell’analitico resoconto dell’incontro del 9 aprile al Ministero illustrando i vari interventi.
Terminata l’esposizione del Dottor PALUMBO è stato lasciato spazio agli interventi dei soggetti che erano stati invitati alla riunione.
L’Avv. Mario LANA ha rammentato che una prima ricognizione del contenzioso pendente era stata effettuata ancora nello scorso mese di luglio, sia pure su supporto cartaceo.
Se i numeri dei soggetti aventi diritto sono quelli che già erano stati segnalati viene quindi da chiedersi perché il Ministero non si sia mosso prima.
Considerato inoltre che la finanziaria fa espresso richiamo alla prima transazione gradiremmo conoscere quali sono le differenze tra le varie categorie.
L’Avv. LANA ha poi preannunziato che sarebbe stato comunicato il coordinamento dei legali che avrebbe potuto interfacciarsi con il Ministero.
Il Dottor PALUMBO ha osservato che era prematuro scendere nel merito, precisando tuttavia che la commissione stava riflettendo se concepire l’operazione transattiva come puntuale, soggetto per soggetto, oppure procedere per categorie, come avvenuto nella precedente transazione.
È vero che nel corso dei tavoli tecnici furono presentate delle liste, ma il legislatore non ha parlato di priorità in favore di chi abbia presentato una proposta transattiva.
Il Dottor PALUMBO ha inoltre precisato che il Ministero della Salute conta di concludere le operazioni in un tempo inferiore rispetto alla transazione precedente.
È quindi intervenuto Massimiliano CONFORTI, per l’Associazione Epac, chiedendo che la gravità alla quale fa riferimento la norma contenuta nella legge finanziaria sia intesa come riferita alla patologia contratta e non anche a tutte le eventuali patologie di base e chiedendo inoltre di conoscere se vi saranno differenze di importi tra categorie.
Il Dottor PALUMBO ha risposto affermando che la priorità sarà probabilmente valutata in base alla categoria di ascrivibilità tabellare.
Teoricamente, ha aggiunto PALUMBO, potrebbero esserci casi di soggetti che non abbiano presentato domanda d’indennizzo. Per tali soggetti – per fortuna una minoranza – vedremo di prevedere che il soggetto alleghi idonea documentazione medica.
Il Dottor PALUMBO non si è però sbilanciato sulla questione dell’omogeneità o meno degli importi che saranno liquidati alle diverse categorie.
L’Avv. Fulvio Camillo TOMAI ha segnalato che, nelle more della definizione delle transazioni, potrebbero consolidarsi situazioni giudiziarie ad oggi ancora pendenti sicché non è secondario il problema della c.d. aspettativa del diritto.
Il Dottor PALUMBO ha risposto preannunziando che, in realtà, vi saranno non uno, bensì due decreti ministeriali, uno per la cosiddetta fase ricognitiva, l’altro per l’attuazione di merito della transazione
La Signora PUCCIOTTI per Condav ha chiesto un segnale concreto al Ministero della Salute ed il Dottor PALUMBO ha promesso che sarebbe stata trasmessa all’Avvocatura dello Stato una nota per preannunziare l’avvio della fase di ricognizione, ferma restando la piena autonomia dei singoli avvocati che compongono l’avvocatura.
L’Avv. BERTONE ha suggerito l’opportunità che, per coloro i quali non riescano, per varie ragioni, a tempestivamente far pervenire i propri dati al Ministero nel corso della fase c.d. ricognitiva (è ragionevole infatti pensare che il G.U. saranno pubblicati dei termini), sia prevista una c.d. “quota di riserva”.
Sempre l’Avvocato BERTONE si è chiesto se, alla luce della manifestata intenzione di riferirsi, per la valutazione della gravità della patologia, alle tabelle di cui alla legge 210/1992, non sia opportuno immaginare una sorta di “nona categoria” per i soggetti giudicati non ascrivibili.
In risposta il Dottor PALUMBO ha paventato l’eventualità che il controvalore dei ratei sia modulato in funzione della gravità della patologia (e quindi con rate più “pesanti” per i soggetti più gravi e rate “più leggere” per chi sta meglio).
Ancora con riferimento alla questione delle priorità l’Avv. POGGIANTI ha osservato che, se i criteri da tenere in considerazione sono quelli delle CMO non vi dovranno essere differenze tra le diverse patologie di base. Sarebbe opportuno chiarire subito questo aspetto, onde evitare successive proteste giudiziarie
Il Dottor PALUMBO ha replicato assicurando che, anche ai fini della speditezza della transazione, non saranno fatte valutazioni ad personam e che, nel merito, la gravità rappresenterà soltanto uno dei tasselli della transazione.
È nuovamente intervenuto l’Avv. POGGIANTI augurandosi che la nuova giurisprudenza non abbia grande peso, considerato anche che questioni come ad esempio quella del termine di prescrizione possono essere risolte soltanto nell’ambito dei rispettivi giudizi.
Il Dottor PALUMBO ha replicato osservando che l’orientamento giurisprudenziale potrebbe rilevare ai fini della quantificazione del danno e condividendo l’opportunità che si proceda per maxi-gruppi (non vogliamo fare un’ottima transazione per tre persone). Certamente terremo in considerazione anche il parere dell’Avvocatura dello Stato.
Il Signor AMBROSO per il Comitato Legge 210/1992 ha lamentato il fatto che le categorie di cui alla legge 210/1992 non sarebbero indicative dello stato di gravità attuale della patologia e che l’ISEE non sarebbe un indicatore attendibile.
I danneggiati vogliono un titolo immediatamente esigibile e spendibile subito.
Se per preparare 700 transazioni con gli emofilici fu necessario attendere un anno e mezzo quanto tempo sarà necessario per 5000 posizioni?
Il Dottor PALUMBO ha osservato che in questo caso la legge c’è già e quella appena avviata è probabilmente la più grande operazione di definizione del contenzioso mai realizzata in Italia.
L’Avvocatura dello Stato sarà coinvolta soltanto per linee generali e non per definire gli aspetti sostanziali della transazione.
Il Signor FAGGIANO dell’Associazione Thalassemici di Lecce, per evitare ulteriori perdite di tempo prezioso, ha proposto di distribuire subito i 330 milioni di euro già stanziati nella Finanziaria e nel decreto collegato utilizzando i criteri già adottati per le transazioni del 2003.
Il Dottor PALUMBO ha ammesso che quanto proposto dal Signor FAGGIANO rappresenterebbe la soluzione più facile, ma così facendo il Ministero offrirebbe un cattivo servizio in quanto prima o poi qualcuno contesterebbe il percorso adottato.
La legge ci ha detto che dobbiamo fare delle transazioni e noi stiamo cercando di individuare un percorso “blindato”.
Il Signor TREMANTE, in rappresentanza dei vaccinati, si è chiesto il motivo per il quale, dopo aver differenziato tra le varie categorie di danneggiati, si è deciso di unificare il tutto.
È poi intervenuto il Signor ZANINELLO, Presidente dell’Anadma, che ha pregato il Dottor PALUMBO di fornire numeri e date ben precise onde consentire ai danneggiati di chiedere prestiti in banca.
Il Dottor PALUMBO ha replicato affermando che, a grandi linee, dovrebbero confermarsi le stime di circa 5000 persone in causa.
Il Signor MARIELLA, anch’egli in rappresentanza dei vaccinati, si è chiesto per quale motivo fosse stato invitato alla riunione se l’oggetto della stessa non riguarda i soggetti danneggiati da vaccino e
Il Dottor PALUMBO ha risposto che, anche per i soggetti vaccinati avremo casi di persone per i quali c’era contenzioso attivato. Faremo un incontro a breve per i benefici di cui all’art. 229/05.
Il Signor VARGIU, dell’Associazione regionale sarda per la lotta alla thalassemia ha auspicato che le questioni di graduatoria siano definite nell’arco di 4/5 mesi, non nell’arco di 2 anni!
Si è poi chiesto cosa accadrà per le cause oggi pendenti che passeranno in giudicato a breve e se gli importi da erogare saranno gli stessi degli emofilici..
Il Dott. PALUMBO si è ripromesso di non escludere escludere nessuno “ a priori” osservando come l’analogia e la coerenza dovranno fungere da parametri per definire integralmente il contenzioso.
L’Avv. DE ZORZI, richiamando i precedenti riferimenti all’Avvocatura dello Stato, si è augurato che la stessa venga sensibilizzata sul problema (non è un fatto di espropriazione) ed ha osservato che, non avendo il legislatore esplicitato il riferimento all’ ascrivibilità tabellare, anche ai non ascrivibili dovrebbe riconoscersi il risarcimento del danno.
Il Dott. PALUMBO ha preso atto promettendo che sarebbero stati resi noti i partecipanti all’incontro ed auspicando una proposta unitaria da parte dei legali.
L’Avv. Anton Giulio LANA ha ricordato che, in occasione della prima transazione, il parere dell’Avvocatura dello Stato fu considerato necessario ma non vincolante sicché sarebbe giusto tenerne conto, ma senza che questo produca effetti eccessivi tali da dilatare eccessivamente la durata della procedura transattiva.
In tale ottica sarebbe opportuno schematizzare al massimo i criteri della gravità e delle condizioni economiche.
Ancora l’Avv. Anton Giulio LANA ha inoltre comunicato che è stato costituito un coordinamento tra avvocati, dotato di sito internet, al fine di poter formulare proposte omogenee.
Il Signor MELE per i talassemici di Taranto ha osservato che le stipulande transazioni saranno un’operazione di giustizia soltanto se si terranno presente anche i soggetti esclusi ed ha chiesto se vi fossero novità in direzione di una definizione in via amministrativa della questione della rivalutazione ISTAT anche della somma corrispondente all’indennità integrativa speciale.
La Signora Tommasina IORNO, Presidente dell’Associazione Thalassemici Drepanocitici Lombardi si è chiesta chi assicurerà che vengano garantiti i criteri di priorità e di equità senza imbrogli.
Il Dott. PALUMBO ha assicurato che la trasparenza sarà nei due provvedimenti che saranno emanati nei prossimi mesi. Ci vorrà ancora circa un mese per mettere a punto il contenuto della scheda il cui completamento rappresenterà il punto centrale della c.d. fase ricognitiva.
L’Avv. Giovanni FARA ha osservato che la capacità reddituale sui grandi numeri potrebbe essere un elemento equo, mentre riguardo alla gravità occorrerebbe tenere presente anche l’aspettativa di vita limitata, pertanto i margini per una trattativa al ribasso saranno limitati.
Il Dott. PALUMBO ha ammesso che: è ormai consolidato che la valutazione medico-legale tenga presente l’individualità nel suo complesso.
Il Signor BONVENTRE, in rappresentanza dei talassemici della Sicilia si è chiesto se i risultati elettorali avrebbero potuto portare delle variazioni ed ha pienamente condiviso il suggerimento in precedenza fatto dal Signor FAGGIANO, volto ad applicare immediatamente e senza ulteriori ritardi gli stessi criteri utilizzati nel 2003.
Anche il Signor BUZZI ha condiviso tale proposta, mirante a far veloce per tutti.
Il Dott. PALUMBO ha comunicato che le transazioni potrebbero tener conto di rivalutazione e interessi legali sugli importi erogati.
L’Avv. Simone LAZZARINI, condividendo gli auspici di estrema celerità nella procedura, ha osservato che sarebbe giusto che il risarcimento fosse goduto dai vivi e si è augurato che chi valuterà la gravità della patologia e contribuirà alla stesura dei due decreti abbia comprovate competenze medico-legali.
Il Dott. PALUMBO ha rassicurato sul punto.
Il Signor DEL TODESCO, in rappresentanza dell’Associazione Toscani Emofilici, ma anche la Signora IORNO si sono chiesti se fosse possibile definire una road map, una scaletta precisa.
Il Dottor PALUMBO ha promesso il massimo impegno (“per fine anno definiremo la partita”) assicurando che non si spingerà per escludere qualcuno – a differenza della prima transazione qui non sembrano esserci problemi di risorse – ma precisando che, riguardo ai soggetti deceduti, occorrerebbe il nesso causale tra la patologia ed il decesso (se uno è morto per un incidente stradale non c’entra nulla)
L’Avv. Carmelo CHIMIRRI ha auspicato l’uscita di un comunicato ufficiale da parte del Ministero della Salute.
L’Avv. Luigi DELUCCHI ha chiesto in che modo sarà resa nota la scheda ed il Dottor PALUMBO ha spiegato che sarà allegata al primo decreto e verosimilmente anche pubblicata sul web
L’Avv. Stefano BERTONE si è chiesto quando sarebbe stata fissata la prossima riunione ed il Signor BOGONI di Anadma si è detto perplesso in considerazione del fatto che, anche in passato, i tempi non sono mai stati rispettati.
Ha concluso il Dottor PALUMBO rammentando che la fase ricognitiva contemplerà la raccolta di tutti gli elementi utili e che si procederà con un sistema informatico atto ad assicurare l’effettiva provenienza delle informazioni dall’avvocato del singolo danneggiato.
Non è stata resa nota la data di un’eventuale successiva riunione – FINE

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Informazioni su Simone Lazzarini

l’Avv. Simone LAZZARINI si occupa prevalentemente di diritto amministrativo, con particolare riguardo alla materia degli appalti e dell’ambiente), di diritto penale e di responsabilità civile, con particolare riguardo alla responsabilità medica e, ancor più nello specifico, alla nota questione del risarcimento e dell’indennizzo in favore dei soggetti irreversibilmente danneggiati in conseguenza di trasfusioni di sangue e/o somministrazione di emoderivati infetti.

58 pensieri su “L’incontro del 9 aprile al Ministero della Salute – II^ parte – Gli interventi dei partecipanti e le risposte del Dottor Filippo PALUMBO

  1. Il Dottor PALUMBO ha osservato che era prematuro scendere nel merito, precisando tuttavia che la commissione stava riflettendo se concepire l’operazione transattiva come puntuale, soggetto per soggetto, oppure procedere per categorie, come avvenuto nella precedente transazione.

    uhm…non è che si ripete la storia delle categorie “privilegiate”?

  2. Egregio avvocato, mi scusi se magari ne ha già parlato, ma volevo sapere se nel corso dell’incontro sia stato in qualche misura accennato il tema della rivalutazione degli indennizzi. Grazie

  3. Gentile Avvocato, ma perchè nessuno si è posto il problema relativo a coloro che sono morti per cirrosi epatica o carcinoma? Io non so quanti possano essere ascritti a questa categoria (spero pochi!) ma certamente essi non costituiscono un gruppo di pressione come gli altri. Che senso ha chiedere un ISEE? Come risolvere il problema degli eredi e, soprattutto, se gli importi restano quelli del 2003, come liquidare la somma (annualmente, mensilmente etc.)? E’ evidente che, nella ipotesi di una dilazione pluriennale, gli eredi potrebbero attivare una cessione di credito ma a quale prezzo? Oltre il danno anche la beffa! Lo Stato ha pensato di vanificare anche il detto “pochi, maledetti e subito”!

  4. @ As.ter-di.ma

    penso e spero che non accada

    @ Filippo

    stanno pensando di risolvere il problema, almeno in parte, in via amministrativa

    @ Giovanni

    teoricamente gli eredi dei soggetti deceduti (beninteso a causa della patologia contratta) dovrebbero essere i primi ad essere risarciti, considerata la maggiore gravità del danno subito

  5. gent.mo avv.
    questa sua ultima risposta fa’ ritornare il dilemma:
    come a causa della patologia contratta?
    come si fa’ a stabilire con certezza la morte a causa della patologia contratta ?
    non c’e’ comunque la certezza della chance di sopravvivere?
    saluti e ringraziamenti

  6. @ Franco

    Non ho ben compreso il senso del Suo quesito.
    Da quello che è emerso nel corso dell’incontro al Ministero della Salute la priorità in funzione della gravità privilegerà gli eredi dei deceduti a condizione che questi ultimi siano venuti a mancare a causa della patologia e non per altra ragione (es. incidente stradale).
    Ritengo che il nesso causale sarà accertato in base alle risultanze dei procedimenti di cui alla legge 210/1992 o, subordinatamente, mediante l’esame di idonea documentazione medica.
    Sempre a mio modo di vedere ciò non impedirà, evidentemente, anche agli eredi di soggetti deceduti per altra causa di essere risarciti, ma probabilmente questo avverrà, per così dire, con minore probabilità rispetto agli altri

  7. Grazie mille Avv.to.

    Il Suo resoconto articolato e dettagliato è molto prezioso per noi tutti.

    Un grazie dal profondo del cuore per avere sottolineato che è giusto che il ristoro sia “goduto in vita dai danneggiati”, sollecitando in modo diplomatico le attività procedurali. Non mi pare che altri (comprese le associazioni) abbiano sollevato l’urgente questione di fondamentale importanza, pertanto il Suo interesse ha mostrato anche un sensibile atteggiamento umano oltre che una seria e competente professionalità.

    Distinti saluti.

    Antonio.

  8. Gentil.mi Avvocati secondo un vostro parere quando finiremo di fare tutte queste udienze? ricordate al nostro stato che non l’abbiamo voluta noi l’epatite,perciò come hanno pagato agli emofilici pagassero anche a noi thalassemici tanto per organizzarsi non ci vuole nulla VOLERE é POTERE.
    Non capisco perchè si dovrà pagare in base al modello ISEE ah si perche il ricco che ha l’apatite è diverso dal povero che ha contratto comunque la stessa malattia. Il divario c’è anche nelle malattia.
    STATO CI DEVI PAGARE E PURE SUBITO,STIAMO ASPETTANDO ABBASTANZA……

  9. @ as.ter.-di.ma.

    Quanto compare su questo sito è ovviamente utilizzabile da tutti, è però necessario in funzione del tipo di licenza – e, aggiungo io, buona educazione – citare almeno la fonte da cui si traggono resoconti e quant’altro.
    Purtroppo non è la prima volta che si verificano certi episodi, curiosamente a cura degli stessi autori, ma preferisco non aggiungere altro per non alimentare sterili polemiche, mai come in questo momento inopportune visto l’obiettivo da raggiungere.
    Grazie comunque della segnalazione e buon week-end!

  10. Caro Simone,

    mi segnalano un, se pur cortese, attacco da parte tua relativo ad un asserito episodio di “copiatura” del resoconto della riunione del 9, episodio che, aggiungi nella tua risposta, non sarebbe nuovo. Mi permetto di ricordarti che alla riunione del 9 c’ero anche io e che ho preso pedissequi appunti, (sfruttando peraltro un lontano corso di stenografia) confrontati poi con quelli del collega Bertone.
    Per quanto riguarda altri episodi non comprendo a cosa tu ti riferissi.
    Ti prego, per il futuro, anche in ossequio a condivise regole di colleganza, di lamentarti direttamente con me e non in un arena pubblica; sono stato costretto a risponderti qui ma per il futuro lo farò per mail diretta.
    Enntrambi rendiamop uns ervizio ad una comunità offesa, stanca, giustamente impaziente, che finalmente dopo anni ha la possibilità di confrontarsi e ricevere ottime risposte professionali, non credo sia il caso di polemizzare tra di noi.
    Considero infine il tuo riferimento alla “buona educazione” uno scivolone certamente non meditato…..

    Ciao e buon lavoro

    ermanno zancla

  11. Gentile Avvocato, La ringrazio per la prontezza della risposta. Nel caso di mio padre, il nesso di causalità tra malattia e morte è già stato accertato dalla C.M.O. (per la seconoda volta) e, per fortuna, la morte è stata accertata da un medico legale della ASL. Stiamo attendendo con evidente trepidazione il risultato della perizia del medico legale nominato da giudice ma, come capirà, in questa Italietta da parodia nulla è certo. Voglio però riferirmi al problema della transazione in condiderazione della rateizzazione delle somme. Secondo Lei è possibile ottenere delle garanzie per una cessione di credito con una banca (speriamo la meno onerosa possibile)?. Pensi che con questi soldi dovremmo ripagarci per le spese sostenute (avvocati, perizie etc.)per poi procedere alla divisione tra eredi (siamo in 5). Un altro problema è quello della prescrizione che, sebbene superato dalla recente sentenza della Cassazione che configura l’ipotesi di omicidio colposo con prescrizione decennale solo per gli eredi, tuttavia, continua ad essere riportata a galla da alcuni tribunali con l’evidente “suggerimento” della Avvocatura dello Stato. In ultimo si pone il problema della compensazione tra quanto erogato come L. 210/1992 (una tantum per esempio) e quello che spetterebbe come “giudicato”. Mi potrebbe dare una sua opinione? Grazie

  12. @ Giovanni

    In sintesi:
    1) se il credito maturato e maturando nei confronti del Ministero fosse considerato cedibile, il che non è pacifico, la banca potrebbe anticipare l’intera somma dovuta, verosimilmente praticando migliori condizioni qualora il caso non fosse isolato;
    2) far entrare la questione della prescrizione nelle transazioni sembrerebbe in contrasto con quanto ha detto il Dottor Palumbo, il quale ha dichiarato che la giurisprudenza potrebbe condizionare l’operazione in corso sotto il solo profilo della quantificazione del risarcimento;
    3) starei tranquillo, almeno per il momento, infatti andare a scomputare le somme eventualmente già percepite ex lege 210/1992 comporterebbe un’istruttoria estremamente complessa, con il coinvolgimento delle varie Asl, che sarebbe difficilmente compatibile con le esigenze di celerità alle quali s’ispira – o dovrebbe ispirarsi – la stipulanda transazione.

    Buona serata

  13. @ ermanno zancla

    Caro Ermanno,
    non metto certamente in dubbio che anche tu abbia preso appunti all’incontro del 9, ci mancherebbe altro.
    Il fatto è che, a quanto mi è stato riferito ed è parso anche a me, quanto hai riportato riproduce esattamente, persino nei caratteri della grafica, quanto ho riportato sul mio sito.
    Mi è stato inoltre riferito che il particolare sarebbe stato riportato da altre persone anche su altri siti.
    È proprio e solo in occasione della doverosa risposta ad una di queste, la quale aveva scritto sul mio sito, che mi sono permesso di formulare le osservazioni che hai poi letto.
    Ad ogni buon conto, se ho male interpretato, Ti prego di accettare le mie scuse.
    Quando parlavo di “altri episodi” intendevo riferirmi, nello specifico, ad un episodio occorso nell’ottobre 2005 allorché, sul sito http://www.emofiliaci.org comparve, testuale, il mio comunicato stampa sulla arcinota sentenza della Cassazione da me ottenuta sulla rivalutazione ISTAT (la n. 15894/05) nel quale era stato sostituito il mio nominativo con il Tuo.
    In quella occasione scrissi ai gestori del sito e questi ultimi, mortificati, riferirono che il comunicato era stato loro consegnato così e lo rimossero immediatamente scusandosi dell’accaduto.
    Per Tua opportuna conoscenza Ti trasmetto in via riservata copia dello scambio di mail che vi fu all’epoca.
    Non ho nulla in contrario a che altri attingano informazioni, è il fine stesso del web, sarebbe però carino che fosse citata la fonte o che, almeno, fosse preventivamente comunicata l’utilizzazione al diretto interessato in modo che questi possa eventualmente assentire o dissentire.
    Per il resto condivido ogni tua parola e, ovviamente, anche il Tuo richiamo a non innescare sterili polemiche, considerato l’obiettivo comune.
    Ad ogni buon conto l’incidente, almeno per me, è assolutamente chiuso.
    Buon lavoro anche a te e buona serata, con stima
    Cordialmente

    Simone

  14. Gentile Avvocato, La ringrazio sempre per la sua celerità nelle risposte. Mi è sorto un dubbio, però, relativo al fatto che Lei scrive che “la giurisprudenza potrebbe condizionare l’operazione in corso solo sotto il profilo della quantificazione”. Questo significherebbe che, se il Giudice stabilisce, per es., un risarcimento di € 70.000,00, lo Stato userebbe questa cifra come limitativa piuttosto che rispettare gli importi stabiliti a suo tempo per la transazione del 2003? (in caso di decesso € 614.000,00 ca.?)Ed allora che senso avrebbe proseguire nella transazione? In ogni caso, riguardo al punto 1., La prego di intervenire, se può, affinchè il credito sia cedibile.

  15. Pubblico volentieri il messaggio del collega Avv. Zancla che chiude il piccolo “incidente diplomatico”

    Caro Simone,

    per quanto riguarda il resoconto ho inviato un formato word, riveduto dai miei collaboratori, al webmaster che lo ha inserito; non escludo che un mio collaboratore per eccesso di zelo abbia confrontato i miei appunti con il tuo resoconto e di questo, se ha comportato dei passaggi simili o addirittura uguali, me ne scuso con te e con i tuoi gentili lettori.
    Peraltro considerato che ero anche io presente la copiatura non avrebbe avuto granchè senso, ne convieni ?
    Per quanto riguarda l’altro episodio, effettivamente molto grave, mi giunge assolutamente nuovo e, credimi, ne sono assolutamente estraneo.
    Ciò posto ti ringrazio per la cortesissima tua risposta e ti ricambio i sensi di una sentita stima, ribadita peraltro in tutte le sedi pubbliche e private.
    Ciao

    Ermanno

  16. Buonasera Avvocato,
    Prima di tutto, La ringrazio per l’esauriente resoconto che ci ha permesso di farci un’idea su come sta andando questa infinita “faccenda”.
    Vorrei sapere se avete già iniziato a discutere con il ministero circa la parcella che spetterà agli avvocati in caso di transazione.
    Mi spiego meglio:
    nella somma che lo stato stanziò(540.000.000 di euro) nella transazione dei 700 emofilici, era compresa anche una somma che venne utilizza per compensare gli avvocati delle persone che avevano aderito alla transazione.
    In questa transazione verrà usato lo stesso metodo oppure saranno i malati a dover corrispondered la parcella ai loro avvocati?
    La ringrazio
    Toni

  17. @ Toni

    Il tema dei compensi agli avvocati non è stato affrontato nè nei tavoli tecnici nè in occasione dell’ìncontro del 9 aprile.
    Personalmente credo che la questione-parcelle sia in questo momento delicato l’ultima cosa della quale sia opportuno discutere, considerato che, aldilà delle parole, ancora non sappiamo “nero su bianco” chi potrà accedere alle transazioni, quali saranno gli importi erogati e con che modalità temporale saranno corrisposti.
    Affrontare adesso questo argomento sarebbe a mio sommesso parere atto irresponsabile.
    A quanto mi risulta poi (ma non presi parte alle transazioni del 2003 sicchè prenda quello che Le dico co beneficio d’inventario) quello che il Ministero della Salute riconobbe per ogni posizione fu una sorta di contributo-spese diporto quasi simbolico, non quindi a copertura integrale delle spese legali.
    Spero d’esserLe stato d’aiuto.
    Buona serata

  18. Il mdello isee potrebbe non essere presentabile da alcuni soggetti: nel mio caso ad esempio sono separato in attesa di omologa da parte del Tribunale di Torino, l’isee dovrebbe tenere conto anche dei dati reddituali della mia ex-moglie la quale ovviamente non ha nessuna intenzione di fornirmeli. Cosa si puo’ fare in questi casi per non finire in coda alle transazioni ?

  19. @ Marco

    Direi che è assolutamnte prematuro parlare del del modello ISEE e/o procurarsi lo stesso senza conoscere ancora il testo del decreto – o dei decreti – ministeriali che stabiliranno i criteri per accedere alle transazioni.
    Per evitare le solite furbate all’italiana, con contenziosi a cascata, c’è solo da augurarsi – ma questa è naturalmente la mia opinione – che sia tassativamente escluso il ricorso all’autocertificazione (che molti, confidando nell’impunità, potrebbero interpretare come libertà di fornire dichiarazioni a proprio uso e consumo – purtroppo l’esperienza insegna che spesso, nel nostro Paese, accade proprio questo) e che possano essere trovate soluzioni all’insegna della massima trasparenza ed oggettività, regolamentando anche casi particolari come il Suo.

    Buona serata

  20. Non voglio assolutamente alimentare polemiche sterili, ma per una questione di chiarezza è opportuno distinguere le posizioni assunte dai vari Avvocati.

    In un altro sito, in risposta ad identica domanda di Marco sull’ISEE, viene risposto che sarà sufficiente un’autocertificazione!!

    Lei invece Avv. Lazzarini, giustamente, dice che per una questione di trasparenza, e io, più schiettamente aggiungo, “altrimenti chiunque potrebbe fornire dati falsi”, sarà necessario produrre documenti attestati da Enti preposti.

    La soluzione, infine, è quella di attendere il Decreto per capire come bisognerà muoversi, e certamente per il quesito che pone Marco ci saranno “accorgimenti particolari” per definire la problematica.

    Non facciamo confusione per favore e aspettiamo i “testi” ministeriali che indicheranno i documenti necessari da presentare.

    Tanta gente, di fronte alla urgente e necessaria preparazione, come da qualcuno sostenuto, del modello ISEE, si è fatta prendere dal panico con riflessi negativi sulla propria salute evidenziando tensioni inutili, quindi evitiamo di diffondere informazioni che per ora non hanno ne capo ne coda.

    Un grazie per l’attenzione e buon week-end a tutti.

    Antonio.

    P.S. Grazie Avv.to per le sobrie, imparziali e oneste sottolineature.

  21. Caro avvocato mio padre è deceduto nel 2005 con un tumore al fegato causato dall’epatite C. Nel 2007 la C.M.O ha riconosciuto il nesso di casualità tra la malattia e il contagio con mia madre che a suo tempo ha avuto l’epatite con una trasfusione nel ’89, che fino ad oggi sta bene grazie a dio, fra le numerose cure, lei ha ottenuto il nesso di causalità tra la malettia e la trasfusione nel ’05 però non rientra tra i termini per l’assegno della 210, stiamo provando però con le transazioni. Desideravo dunque sapere se a mio Padre stettano queste transazioni o no????????????????

  22. Buonasera Avvocato,innanzitutto la ringrazio per la risposta che mi ha inviato per Mail.
    Appena 1 ora fa ho avuto un colloquio con il mio avvocato,il quale è stato presente all’incontro del 9 aprile.
    La cosa mi ha lasciata un po’ perplessa,perche’ mi ha illustrato un po’ la situazione.
    A quanto pare si doveva costituire un comitato,che non si è formato,e poi il famoso censimento,sarebbe un modo per perdere del tempo. E se non bastasse mi ha anche detto che con l’inserimento del nuovo governo,tutto “potrebbe” sfumare… a data x

  23. Gentile avvocato, credo doveroso un sentito ringraziamento, il suo sito è esauriente e concreto. Sono assistito da altro studio ma solo grazie al suo resoconto ho un’idea precisa di quello che è accaduto nella riunione con il dott. Palumbo. Sono un trasfuso occasionale del 1968 in seguito ad incidente automobilistico, nel ’96 casualmente ho scoperto la mia epatite c e ho avuto il riconoscimento del nesso causale dalla Commissione medico Ospedaliera della Marina che dopo visita personale e verifica della documentazione medica mi ha assegnato
    la VII categoria di invalidità. Ho poi tentato più volte terapie interferoniche a Pisa ed a Roma senza successo. Allo stato percepisco per la legge 210 una pensione di 550,00 euro circa mensile. Ho quindi intentato una prima causa nel 1999 con valutazioni sostanzialmente favorevoli da parte del collegio giudicante salvo che per il risarcimento del danno perchè all’epoca
    si considerò il 1968, epoca delle trasfusioni, periodo incerto ai fini della responsabilità del ministero della salute. In appello con sentenza in data ottobre 2007 ( senza attendere tra l’altro le decisioni della cassazione) è stata sostanzialmente confermata la prima sentenza. Ho quindi un anno di tempo circa per proporre appello in cassazione. Relativamente alle transazioni credo di possedere ogni requisito 1) nesso causale e riconoscimento della 7° categoria di invalidità 2) causa pendente al 31.12.2007 3)tempestività del ricorso nella quinquennalità, avendo promosso primo giudizio di risarcimento nel 1999. Posso avere una sua valutazione sulla mia possibilità ad accedere alle transazioni?
    La ringrazio di tutta la sua cortesia in attesa di contattarla personalmente .

  24. @ Maria

    Se – e sottolineo se – il Ministero mantiene le promesso entro la fine del mese di maggio dovrebbe essere pubblicato il primo dei due preannunziati decreti attuativi, quello che dovrebbe dare il via alla ricognizione preliminare.
    Non mi risulta che alla riunione del 9 aprile si sia parlato di costituire alcun “comitato”.
    D’altra parte la natura prettamente tecnica dei decreti che dovrebbero essere emanati sembrerebbe rassicurarci sul fatto che il “ribaltone” politico non dovrebbe fortunatamente portare conseguenze negative per Voi danneggiati.

    @ Salvo

    Se gli eredi di Suo padre hanno proposto azione per il risarcimento del danno potreste tentare di entrare nelle transazioni, nonostante il testo della legge finanziaria non parli espressamente di risarcimento in favore dei soggetti contagiati dal coniuge a propria volta trasfuso occasionale.
    Per quanto riguarda la posizione di Sua madre La invito comunque a non desistere dal tentare di ottenere l’indennizzo di cui alla legge 210/1992, impugnando in ogni possibile sede il giudizio d’intempestività, anche per sfruttare eventuali riaperture dei termini che fossero nel frattempo disposte dal legislatore.

    @ Luigi

    Grazie dei complimenti.
    Tenendo sempre d’occhio il termine per proporre ricorso per Cassazione sembrerebbero effettivamente esserci i presupposti perchè Lei acceda alle transazioni, considerato anche che, se le stesse dovranno essere concluse in coerenza ed analogia con le precedenti, non dovrebbero essere posti “paletti” temporali legati all’epoca delle trasfusioni.

    Buona giornata a tutti

    Avv. Simone LAZZARINI

  25. E finalmente abbiamo un nuovo Ministro! Caro Avvocato, cosa ci dobbiamo aspettare? Sarà la coscienza e la considerazione del risarcimento di un danno provocato a migliaia di persone a dettare i futuri comportamenti o piuttosto l’esigenza (non tanto celata) di ripianare il debito pubblico sulla pelle di quelle stesse migliaia di persone? Il processo messo in moto si è bloccato (spero momentaneamente)e tra governo, sottogoverno e ferie estive chissà quando se ne parlerà visto che la “questione infetti” non è inserita tra le priorità. Nel frattempo i processi vanno avanti senza la certezza di un comportamento univoco da parte dei Giudici. Visto comunque che le “soubrette” e le “veline” riescono sempre a coronare il loro sogno ministeriale, perchè non facciamo una manifestazione ad Arcore? Resto sempre in attesa di buone notizie da parte sua. Grazie

  26. Pur avendo riscontrato in periodi diversi i virus HBV e HCV, il medico legale della ASL mi ha sconsigliato di inoltrare la domanda per doppia patologia, in quanto la seconda patologia dovrebbe coinvolgere danni extra-epatici.
    Che fare….

  27. @ Alessandro

    La mia tesi – ovviamente del tutto personale – è che, nel Suo caso non si tratta di un doppio esito invalidante originato da un unico evento lesiv, ma di due distinti infortuni per i quali non si vede per quale oscuro motivo l’Amministrazione dovrebbe beneficiare di uno sconto del 50%; è ovvio che il medico legale dell’Asl – e cioè dell’organo che forse dovrebbe anche erogare il beneficio – ha tutto l’interesse a dissuaderla e a favorire interpretazioni della legge ad uso e consumo della P.A.
    il mio suggerimento è pertanto quello di presentare non una domanda per doppio esito invalidante, ma una nuova domanda, del tutto autonoma dalla precedente.
    buona serata

    Avv. Simone LAZZARINI

  28. Grazie Avv.
    Farò come dice.
    Proprio oggi un collega operatore sanitario (affetto da epatite B e Delta con successivo trapianto), addetto al ritiro dei rifiuti dai reparti e sale operatorie, al tempo privi di qualsiasi tipo di contenitori speciali, ma con semplici sacchi in plastica,ha ricevuto risposta negativa all’indennizzo dalla CML di Cagliari, in quanto viene riscontrato solo un rischio generico e documentato da un solo foglio a distanza di tre mesi dalla puntura di un ago durante il ritiro dei rifiuti.
    Ci sono gli estremi per un ricorso?

  29. @ Alessandro

    intanto faccia ricorso gerarchico al Ministero della Salute (che, “as usual” non risponderà nei quattro mesi). Successivamente potrà valutare se agire giudizialmente, previa attenta disamina della documentazione e della giurisprudenza – anche della Cassazione – che ha affrontato il tema dell’accertamento del nesso causale in materia previdenziale-assistenziale

    Cordiali saluti

    Avv. Simone LAZZARINI

  30. Buonasera Avvocato,
    ipotizziamo che la transazione vada a buon fine.
    vorrei sapere se, nell’ipotesi che il risarcimento venga ripartito in 7 o 10 anni,lo stato è tenuto a pagare, oltre alla rata annuale, anche la rivalutazione ISTAT per ogni singolo anno.
    Inoltre vorrei sapere se, in caso di decesso del beneficiario della transazione, gli eredi avranno diritto a ricevere le rate annuali.
    La ringrazio
    Toni

  31. @ Toni

    Per rispondere ai Suoi quesiti occorrerà attendere l’emanazione dei D.M. attuativi di quanto stabilito nella legge finanziaria.

    Cordiali saluti

    Avv. Simone LAZZARINI

  32. Carissimo avvocato,l’emanazione dei D.M. doveva avvenire alla fine di Maggio,ma a quanto sembra siamo giunti nel mese di giugno ed ancora non si sa niente,poi ci saranno le vacanze estive,e quindi potrebbe slittare a settembre…

  33. GENTILISSIMO,AVV. LAZZARINI,CORTESEMENTE LE CHIEDO SE PUO DARMI UNA SUA OPINIONE IN MERITO AI DECRETI ATTUATIVI CHE IL MINISTERO DOVRA EMANARE A FINE MAGGIO,COME PROMESSO: SICCOME LEI HA FATTO PARTE DELL’INCONTRO DEL 9 APRILE ,COME MAI NON SI SA NIENTE ? LA RINGRAZIO PER UNA SUA SOLERTE RISPOSTA ,

  34. @ Maria Coccode & Aldo Ponzetta

    Cari Amici,
    spero ovviamente di sbagliarmi, ma ho il sospetto che questo perdurante silenzio non porti nulla di buono almeno dal punto di vista della tempistica.
    Non è escluso – ma, ripeto, spero ardentemente di sbagliarmi – che tutto slitti a settembre.
    Se debbo essere sincero credo anche che, anzichè concentrarsi sulla questione del pagamento dell’eventuale risarcimento in un’unica soluzione (con annesse trattative con gli istituti bancari) sarebbe bene che, in particolar modo a livello associativo – si riprendesse a premere per l’emanazione dei D.M. in tempi brevi
    Non ha senso pensare al tetto di una casa se, a malapena, sono state gettate le fondamenta.

    buon fine ponte

    Avv. Simone LAZZARINI

  35. Il Ministero certamente non andrà in contrasto con la Giurisprudenza e sicuramente farà valere le decisioni delle S.U. Pertanto la “ricognizione” chiesta all’Avv.ra di Stato, OLTRE ALLE CAUSE INSTAURATE DAL 1° GENNAIO 2008, servirà a capire quanti hanno diritto ad accedere alle transazioni, escludendo quanti sono andati in prescrizione! E’ amaro dirlo ma questa purtroppo sarà la verità! Il “tergiversare” o Il “silenzio” è dovuto proprio a questa “dolorosa scelta”, ma gli avvocati, che DOVREBBERO conoscere bene il diritto, non hanno il coraggio di dirlo perchè MOLTI hanno detto ai LORO ASSISTITI di ASPETTARE il giudizio della CMO “PRIMA DI FARE LA CAUSA”, “ARRIVATO SPESSO DOPO MOLTI ANNI DALLA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA D’INDENNIZZO”, e con esso, purtroppo, anche la PRESCRIZIONE!!

    Tony.

  36. Gent.mo Avv., credo che l’Avv.ra dello Stato faccia il suo dovere a fornire dati su quanti non ricadono nella prescrizione (immagino purtroppo la maggioranza). Tuttavia la finanziaria non prevede criteri di esclusione in base alla prescrizione, lascia solo spazio ad una discrezionalità del Min. sulle cifre della transazione. Concordo quindi con Lei che sia imperativo per Ass.ni ed Avv.ti premere a livello politico per i Decreti Attuativi, prima che qualcuno pensi a fare dei risparmi sulla nostra pelle.

  37. Buongiorno a tutti.
    Gent.mo Avvocato girano brutte voci sul web che non fanno certo passare un bel week-end. Pare che il MDS voglia rinviare il tutto e perchè no?usufruire del denaro a noi destinato per far fronte all’emergenza rifiuti. Per quanto mi dispiaccia per la situazione in Campania non mi fa certo piacere la notizia . Lei è al corrente??

  38. Caro Avvocato, di solito preferisco prendere le notizie da Internet con molta prudenza. Ho però saputo che:
    1. Si discute di una riduzione degli importi delle transazioni, rispetto a quelli del 2003 e con l’eccezione dei “deceduti”, del 5-10%. Bella idea! Accontentare tutti riducendo a tutti, dopo che le statistiche ufficiali parlano di costo della vita alle stelle e di stipendi fermi al 2000!Per non parlare dei danni che nel frattempo sono stati fatti dalla malattia!;
    2. L’Avvocatura dello Stato, dietro input del Ministero (leggasi dott. Palumbo), ha deciso di chiedere rinvii per i processi in corso in modo da non bloccare la procedura già avviata (ed ora bloccata) della transazione.
    Le chiedo allora un suo commento e, se le ha, ulteriori informazioni.
    Grazie per la sua cortesia.

  39. Buongiorno a tutti,volevo gentilmente chiedere a tutti un po’ di trasparenza,nel senso che ogni cosa letta sul web o sui giornali,ebbene che si inserisca il link e/o la fonte.
    Grazie

  40. NOVITA’ SULLA RIVALUTAZIONE DELL’INDENNITA’ INTEGRATIVA SPECIALE X LA 210

    Una settimana fa circa è stata adottata una direttiva da parte del MDS con cui si riconosce a vita la rivalutazione iis a tutti i beneficiari della 210, anche a chi non ha causa pendente.
    Almeno un risultato -Piccolo quanto si vuole- l’abbiamo ottenuto
    Informazione certa avuta direttamente dal MDS

  41. Carissimo Antonio,Io percepisco il bimestrale della 210 per trasfusione,poi successivamente ho fatto causa per la rivalutazione,e sono in attesa di giudizio.
    Volevo solo capire cosa fosse l’indennita integrativa speciale.

  42. Cara Maria, l’iis è un importo integrato all’indennizzo, “per trasfusione”, già previsto per la prima qualifica funzionale degli impiegati civili dello Stato; (comma 2, art.2 legge 210/92 e 238/97). Stando alle predette leggi il Ministero aveva, anzi ha, l’obbligo di corrispondere anche quella parte che incide sulla variazione del costo della vita, invece finora non l’ha mai dato. Ecco il perchè di tante cause e tutte vengono, giustamente, vinte!

    Buona giornata.

    Antonio.

  43. Egr,Avvocato
    Vorrei conoscere il suo parere sulla rivalutazione Istat, al momento attuale è meglio fare ricorso o attendere.
    Sono possibili cause collettive?
    La ringrazio antecipatamente.

  44. @ Tutti gli ultimi intervenuti

    Rimando all’articolo in fase di pubblicazione per la risposta – spero esauriente – ai Vostri quesiti.
    Nella mattinata di venerdì 13 giugno u.s. ho infatti incontrato la Dr.ssa Scalera presso il Ministero della Salute a Roma.

    @ Alessandro

    Ritengo sia meglio fare ricorso.
    Le cause collettive in punto di rivalutazione (diversamente da quelle in punto di risarcimento del danno biologico) sono decisamente sconsigliabili perchè allungano i tempi e creano problemi in fase di esecuzione.
    Non è poi da escludere che il giudice disponga la separazione delle singole posizioni

  45. Avevo inviato un mese fa una raccomandata per evitare prescrizioni o altri intoppi, il consiglio di instaurare causa è sempre necessario?
    La ringrazio per la sua generosa disponibilità.

  46. Per l’adeguamento ISTAT di tutte le componenti dell’indennizzo, ho intentato dei giudizi presso i Tribunali di Cosenza e Rossano, con domande accolte integralmente, anche nei conteggi depositati.
    Ormai sul punto, e giustamente, la giurisprudenza è pacifica e consolidata.

  47. Buongiorno a tutti,
    sono un thalassemmico che ha suibito la positivizzazione dell’Hcv a seguito di trasfusione.
    Ho presentato domanda alla Asl dall’ottobre del 2006 ma non ancora i cd “signori” della Asl si degnano di chiamarmi a visita.
    A questo punto mi sto chiedendo se posso superare l’ostacolo avvalendomi della l.241/1990 e succesive modifiche per impugnare il silenzio rifiuto della P.A e agire direttamente in giudizio per il risarcimento del danno biologico ex lege 210/1992. Cosa che mi consentirebbe di accedere alle eventuali transazione con il Ministero della Salute.
    Vorrei anche capire il momento a partire dal quale decorre la prescrizione triennale.
    Dagli studi che ho fatto ho capito che decorre dal giorno in cui si accerta quale sia stata la trasfusione che ha fatto contrarre l’infezione.
    Premetto che che ne ho avuto notizia nel 2006 ma ho scoperto dall’esame delle cartelle cliniche che compariva già nel 2004.
    Pur tuttavia non risulta da nessuna parte quale sia stata la sacca di sangue infetta.
    Cosa che in noi thalassameci credo sia pressocchè impossibile accertare.
    Ciò premesso, vorrei capire con assoluta certezza se sono nei termini di prescrizioni e se, stufo di aspettare una visita Asl che forse mai arriverà, posso agire direttamente in giudizio facendo valere il silenzio rifiuto o inadempimento della P.a.
    Grazie mille a chi mi vorrà dare la sua squisita opinione in merito.
    Buona Domenica.

  48. @ Avv. Mario Tateo

    Gentile collega,
    per l’indennizzo legge 210/92 il mio suggerimento è quello di non attendere oltre e di agire direttamente in giudizio avanti al tribunale del lavoro competente in funzione del luogo di residenza.
    Difficile pronunciarsi sulla decorrenza e sulla durata del termine decadenziale e/o prescrizionale senza esaminare le carte.
    Attenzione però:
    il risarcimento del danno biologico al quale fa riferimento la legge finanziaria nulla ha a che vedere con l’indennizzo e presuppone l’attivazione – temo già prima del 31.12.2007 -di altro e diverso contenzioso rispetto a quello ex lege 210/92.
    tuttavia le due azioni giudiziarie potrebbero anche essere cumulate.
    Cordiali saluti

    Avv. Simone LAZZARINI

  49. caro avvocato vorei farle una domanda,mia sorella ha gia l’indennizo,e il suo avvocato ha avviato una domanda x avere il caro vita (cioè ad avere un aumento) pero l’ avvocato ha detto che e tutto bloccato e non potro più avere questo aumento posso sapere se e verro! altri talasemici l’anno avuto fino a gennaio 2010 prima gli interressi e dopo automaticamente l’aumento.
    Grazie aspetto una risposta.

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