Ott 4

L’art.33 del decreto legge collegato alla finanziaria 2008 recante “Disposizioni a favore dei soggetti talassemici danneggiati da trasfusioni infette”: un primo commento

Dalla lettura del sito del Governo abbiamo appreso il contenuto della previsione che dovrebbe essere il coronamento dei tavoli tecnici (?) istituiti nei mesi scorsi dal Ministero della Salute per la definizione transattiva dei soggetti danneggiati da somministrazioni di sangue e/o emoderivati infetti.
La norma, testualmente, prevede quanto segue:
Articolo 33 – (Disposizioni a favore dei soggetti talassemici danneggiati da trasfusioni infette)
1. Per le transazioni da stipulare con soggetti talassemici danneggiati da sangue o emoderivati infetti, che hanno instaurato azioni di risarcimento danni tuttora pendenti, è autorizzata la spesa di 94 milioni di euro annui per l’anno 2007.
2. Con decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, sono fissati i criteri per l’accesso alle transazioni di cui al comma 1, con priorità, a parità di gravità dell’infermità, per le condizioni economiche del soggetto definite mediante l’utilizzo dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) di cui al decreto legislativo 31 marzo 2001, n. 109, e successive modificazioni.
3. L’ulteriore indennizzo previsto dall’articolo 4 del decreto legge 5 dicembre 2005, n. 250, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 febbraio 2006, n. 27, è da intendersi concedibile, nei limiti dell’autorizzazione di spesa recata dalla medesima disposizione normativa, anche ai soggetti emofilici di cui alla medesima legge, per i quali, pur in assenza di ascrizione tabellare ai sensi della legge 25 febbraio 1992, n. 210, sia stato comunque riconosciuto dalla competente Commissione Medico Ospedaliera il nesso tra la trasfusione, o la somministrazione di emoderivati infetti, e la patologia riscontrata.
4. L’assegno una tantum aggiuntivo previsto dall’articolo 4 della legge 29 ottobre 2005, n. 229, da corrispondersi per la metà al soggetto danneggiato e per l’altra metà ai congiunti che prestano od abbiano prestato al danneggiato assistenza in maniera prevalente e continuativa, nel caso in cui il danneggiato sia minore di età od incapace di intendere e di volere, è corrisposto interamente ai congiunti che prestano od abbiano prestato al danneggiato assistenza in maniera prevalente e continuativa.
5. Ai soggetti già deceduti alla data di entrata in vigore della legge 229 del 2005, e che siano già titolari dell’indennizzo previsto ai sensi della legge n. 210 del 1992, e successive modificazioni, è corrisposto in favore degli “aventi diritto”, su domanda degli interessati da prodursi entro 180 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, un assegno una tantum il cui importo è definito, con decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, secondo criteri di analogia all’assegno una tantum di cui all’articolo 1, comma 3, della legge n. 229 del 2005. A tal fine è autorizzata la spesa di 6 milioni di euro per l’anno 2007. Ai fini del presente articolo sono considerati “aventi diritto”, nell’ordine, i seguenti soggetti: il coniuge, i figli, i genitori, i fratelli minorenni, i fratelli maggiorenni inabili al lavoro.
Senza avere la presunzione di essere depositari dell’arte di scrivere bene ci permettiamo di muovere alcune osservazioni al testo appena licenziato.
Cominciamo dal titolo, che già contribuisce a confondere le idee. Si parla infatti di disposizioni a favore dei soggetti talassemici. Poi però nel testo della norma si fa riferimento anche a soggetti emofilici (comma 3) e, implicitamente, ai soggetti danneggiati da vaccinazione (commi 4 e 5).
Dunque le previsioni che espressamente riguardano i talassemici sono contenute nei primi due commi.
L’unico punto fermo è rappresentato dall’individuazione di due criteri, l’uno soggettivo, l’altro oggettivo, per accedere alle transazioni.
Quello soggettivo è rappresentato dall’essere affetto da talassemia, quello oggettivo è costituito dall’avere una causa pendente.
Due osservazioni: se si voleva limitare la platea dei beneficiari al gruppo dei politrasfusi meglio sarebbe stato richiamarsi alla definizione già a suo tempo utilizzata dal Ministero della Salute che nel 2004, quando definì il contenzioso con gli emofilici, dichiarò di astenersi, per il momento, dallo stipulare transazioni con soggetti affetti da emopatie ereditarie trasfusione-dipendenti. Con questa definizione verrebbero inclusi senza problemi interpretativi anche i soggetti affetti da microcitemia, drepanocitosi, talasso-drepanocitosi ed anemia di Blackfan-Diamond.
Seconda osservazione: qual è il momento che fotografa la pendenza della lite, cioè il non avere una sentenza passata in giudicato?
Premesso infatti che, per causa pendente non può ovviamente intendersi il mero invio di una raccomandata interruttiva della prescrizione, ma l’avere un processo civile in corso, la questione non è di poco momento.
Come si vede, già dall’esame di quelli che dovrebbero essere punti fermi le perplessità non mancano.
Lo scetticismo, se possibile, aumenta quando, leggendo il secondo comma, si apprende che tutto è rinviato ad un emanando (quando?) decreto interministeriale che dovrebbe fissare i criteri per l’accesso alle transazioni.
Premesso che non è dato sapere se lo stanziamento indicato al primo comma sia il primo di una serie di stanziamenti oppure un’erogazione una tantum, si profila un’istruttoria dai tempi tutt’altro che brevi.
Infatti, una volta emanato il decreto, dovranno essere raccolte tutte le domande degli aspiranti beneficiari e dovrà essere verosimilmente stilata una graduatoria con preferenza, a parità di gravità dell’infermità, per i soggetti in condizioni economiche più disagiate.
Premesso che il nostro ordinamento riconosce il diritto al risarcimento del danno a tutti i cittadini in egual misura (senza arbitrarie distinzioni meritocratiche tra poveri e ricchi) ci si chiede come potrebbero essere raffrontate le infermità.
Certamente, se il legislatore aveva in mente il giudizio delle CMO ai sensi della legge 210/1992 è senz’altro fuori strada in quanto ogni commissione ha differenti metri di valutazione ed i giudizi sono stati resi in tempi differenti.
D’altra parte, vagliare la documentazione medica inviata da centinaia di persone presupporrebbe un notevole rafforzamento dell’organico degli uffici del Ministero onde prevenire un’ulteriore dilatazione dei tempi.
Quanto poi all’ISEE, a tutto concedere sulla sua utilizzabilità come strumento per decidere con chi transare, i criteri ai quali s’ispira non ci paiono idonei a dare una fotografia reale del benessere dei vari aspiranti al risarcimento, favorendo comportamenti elusivi e strumentali (ma su questo ritorneremo più diffusamente in altra occasione).
Nel complesso è evidente che i trasfusi occasionali sono nuovamente ed ingiustificatamente penalizzati dalla mancata loro inclusione in una qualche disposizione che garantisca loro una prospettiva di tutela risarcitoria.
Avevamo allora ragione quando durante i tavoli tecnici, dopo aver presentato gli elenchi dei nostri Assistiti, chiedevamo con forza, come in una normale trattativa contrattuale, di ricevere un qualche atto o documento ufficiale che comprovasse la serietà dell’impegno della controparte istituzionale e sgombrasse il campo dal sospetto di spendere tempo e denaro inutilmente.
Su questo torneremo più diffusamente nei prossimi giorni.
Restando tuttavia al testo attuale del decreto collegato alla Finanziaria, anche i talassemici e, più in generale, i soggetti affetti da emopatie ereditarie trasfusione-dipendenti, sembrano tuttavia vittima di nuove discriminazioni.
Mentre vaccinati ed emofilici sono stati infatti giudicati meritevoli di ristoro indipendentemente dalle loro condizioni economiche ed addirittura anche (i soli emofilici che avevano presentato domanda per accedere alle transazioni entro il termine stabilito dal D.M. 3 novembre 2003) in assenza di ascrivibilità tabellare (!!!), i talassemici saranno verosimilmente tutelati – con uno stanziamento peraltro irrisorio – soltanto se poveri e gravemente danneggiati.
E gli altri?
Gli stessi emofilici che non avevano a suo tempo presentato domanda per accedere alle transazioni sembrerebbero esclusi in quanto i soggetti emofilici di cui alla legge 3 febbraio 2006, n.27, sono soltanto quelli che “ai sensi del decreto-legge 23 aprile 2003, n. 89, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 giugno 2003, n. 141, nel rispetto delle modalità e del termine stabilito dal decreto del Ministro della salute in data 3 novembre 2003, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 280 del 2 dicembre 2003, hanno presentato domanda di ammissione a procedura transattiva“.
Ora, è pur vero che, in materia previdenziale-assistenziale il legislatore, come più volte segnalato anche dalla Corte Costituzionale, può calibrare i propri interventi tenendo conto delle disponibilità di finanza pubblica.
Tuttavia, premesso che, nel caso che occupa, si verte in materia di risarcimento, è del pari innegabile che gli interventi del legislatore debbano rispettare il canone generale di ragionevolezza e non essere scritti “a casaccio” come sembra al comune cittadino.
Speriamo che Governo e Parlamento correggano il tiro in tempo utile.
Il testo del decreto legge collegato alla finanziaria è consultabile alla pagina web:
http://www.governo.it/Governo/ConsiglioMinistri/dettaglio.asp?d=36583

Approfondimento pubblicato il 4 Ottobre 2007 - Tutti i diritti riservati Studio Legale Lazzarini.


  1. clara 4 Ott 2007 |

    Vergogna a questo Governo!!!!!!!!!!
    Io faccio parte del gruppo dei trasfusi occasionali. La giustizia in questo paese è un enorme buco nero,anzi attendere da oltre 20 anni una qualche risposta non è più nemmeno da terzo Mondo. Ho scritto anche al Ministro Livia Turco, al Dott. Palumbo e non ho avuto risposta alcuna. Anzi le mie lettere raccomandate con ricevuta sembrano non essere mai arrivate a Roma.Tutte le promesse fatte ai tavoli tecnici vengono “rimangiate” nei fatti. Forse dovremmo ornanizzarci tutti insieme e restituire i nostri documenti di identità al Presidente della Repubblica in segno di sdegno.Siamo stati sottratti alla vita solo perchè abbiamo avuto bisogno di cure e di sangue, quel sangue che porta il nome di Poggiolini e De Lorenzo. Quanto vale tutto questo? Forse 500 Euro al mese, meno di uno dei tanti e frequenti aumenti mensili dei nostri Parlamentari? Ho scritto più volte che di disegni di legge e di emendamenti si muore: le dittature e le oligarchie muoiono quendo i cittadini non hanno più paura. Perchè non ci organizziamo tutti insieme?
    Clara- Trento

  2. Luigi 59 5 Ott 2007 |

    Non ci sono parole da aggiungere al commento di Clara. E’ un paese ormai allo sbando dove il “voto di scambio” ha preso inesorabilmente il sopravvento. Conta solo quello. Assicurarsi la poltrona e poi….se qualche disgraziato si è affidatao allo Stato per essere curato nulla importa se questo sta morendo piano piano. Dovremmo rassegnarci NO!! NO NO

  3. Emanuele 8 Ott 2007 |

    Mi associo alle parole di Clara “vergogna” se ti può consolare io faccio parte di un gruppo di talassemici che dal 2001 hanno una causa aperta contro il ministero,e nonostante l’art.33 della nuova finanziaria sembra a nostro favore, il ministro delle Finanze a messo dei paletti sulla gravità e sul reddito dei Talassemici quindi non sono stati stanziati tutti i soldi per l’indennizzo……quindi ci saranno anche parecchi talassemici esclusi dai loro diritti.

  4. fabio 10 Ott 2007 |

    non solo si viene discriminati; così facendo ci saranno talassemici di gruppo a e di gruppo b….ma la cifra stanziata è totalmente irrisoria .

  5. Agata Brogna 13 Ott 2007 |

    Trovo questo commento dell’Avvocato Simone Lazzarini, puntuale e appropriato nell’esprimere ad uno ad uno i dubbi che il testo dell’articolo 33 della Finanziaria ha suscitato in me, come penso nella maggior parte di noi diretti interessati.
    E ringrazio lui, i suoi colleghi, e tutti i membri della Delegazione del Coordinamento Nazionale dei Talassemici, voluto dalla Fondazione Leonardo Giambrone, nella persona della Presidente Angela Iacono, per il loro continuo impegno accanto a tutti noi.
    Agata Brogna

  6. Mino 13 Ott 2007 |

    Mi unisco al coro di commenti con tutta la mia indignazione e, purtroppo, rassegnazione. Ancora una volta chi detiene il potere nel nostro paese ha dimostrato di essere molto bravo nell’arte del complicare ed ingarbugliare le cose, fino al punto da far perdere l’orientamento al piccolo ed inerme cittadino. Il burocratismo, il politichese, gli accrocchiamenti legislativi servono solo a far girare la testa (e non solo quella) ai cittadinuzzi come noi. Quando li manderemo tutti a ‘fan…. come gridava un gran comico recentemente?

  7. salvatore 14 Ott 2007 |

    VERGOGNA!!!!VERGOGNA!!!!VERGOGNA!!!!VERGOGNA!!!!VERGOGNA!!!!VERGOGNA!!!!VERGOGNA!!!! sono tutti gli stessi destra e sinistra pensano solo a loro, il governo non cade, già si sono messi daccordo questo governo farà due anni e mezzo per assicurarsi le pensioni d’oro. E’ per due soldi che ci devono ci rinvieranno alle prossime elezioni cosi si ci sara al governo potra contare su di noi clientelismo di m…da!!!!!! non dobbiamo andare a votare nessuno cosi lo capiscono.

  8. valerio 15 Ott 2007 |

    Purtroppo hanno tutti ragione è questo un paese di merda e ce lo ha fatto diventare i nostri politici con leggi che non si rispettano, giudici che possono permettersi di emmettere sentenze diverse su uguali casi giudiziari. In questo paese ove non esiste più niente quello che più che stupisce è la falsa indignazione del Presidente Napolitano verso Storace, reo di aver offeso la Montalcini, come se tutti gli altri cittadini fossero delle bestie e i signori ministri possono permettersi di non rispondere.MERDA MERDA MERDA A TUTTI POLITICI.

  9. luigi 19 Ott 2007 |

    Ho reperito sul sito della Camera dei Deputati un emendamento as1819 all’art.33 della prossima Legge Finanziaria, in cui pare vengano inclusi i soggetti danneggiati da trasfusioni occasionali che precedentemente erano stati esclusi. Se qualcuna ha ulteriori notizie le comunichi. Un saluto Luigi

  10. Teresa 22 Ott 2007 |

    In riferimento al commento di Luigi ho letto l’emendamento della Camera dei Deputati s1819 all’art.33 della Finanziaria 2008, ma sembra che i soggetti danneggiati da trasfusioni occasionali siano ancora esclusi. L’emendamento fa riferimento ai talassemici e agli emofiliaci esclusi dalla precedente transazione. Se il documento a cui fa riferimento Luigi è diverso da quello che ho letto, vi sarei grati se potessi avere indicazioni più precise in merito. Grazie

  11. Luigi 59 24 Ott 2007 |

    Per rispondere a Teresa ti comunico che gli emendamenti presentati alla 5a Commissione sono diversi. Quello a cui faccio riferimento è il 33.4 presentato dai parlamentari Cursi Tommassini, Monacelli, Gramazio ed altri. Purtroppo, e non per sminuire le problematiche dei talassemici ed emofiliaci, ci sono diversi emendamenti presentati da altri parlamentari che continuano a trascurare i contagiati occasionali. Penso che sia utile scrivere a questi signori parlamentari ricordandogli che l’infezione HCV non ha persone di serie A o B, ma che tutti meritano un dignitoso risarcimento per le malefatte poste in essere dai loro EX colleghi.

  12. Antonio 24 Ott 2007 |

    E’ stato presentato un nuovo emendamento di Marino, Baio ed altri, il “33.500”. Tale emendamento è stato presentato direttamente in Assemblea e li verrà discusso e deciso entro domani”, “chiusura discussione ddl 1819″.

    In questo emendamento sono contemplati, in aggiunta alla platea già nota, anche gli emotrasfusi occasionali. Inoltre è stato presentato, sempre all’Assemblea, un emendamento del Sen. Divina, il 33.501 che contempla i danneggiati da trasfusioni, ” che fà riferimento ad un Suo ddl con altri co-firmatari che è il 1301 del marzo c.a.”, anch’esso però per soggetti che hanno cause pendenti.

    Tutti gli altri precedenti emendamenti sono stati prima accantonati e poi respinti eccetto quello di Cursi “che ha riformulato sempre per l’Assemblea” e altri e se nè aggiunto un altro del Sen. Eufemi relativo alla riapertura dei termini per gli indennizzi.

    Antonio

  13. Salvo 9 Nov 2007 |

    salve a tutti amici vorrei chiedere a chi di competenza possa rispondermi se sono ancora in tempo per presentare domanda al risarcimento con questi requisiti: sono un talassemico Major quindi faccio trasfusione ogni 20 giorni circa nel lontano 1994 le mie transaminasi si sono alzate e dopo vari accertamenti mi hanno diagnosticato l’hcv
    naturalmente nel 1996 ho fatto richiesta per l’indennizzo e dopo la visita al cmo che me la hanno accolta con la categoria 6 dopo qualche anno ho ricevuto e percepisco tuttora l’assegno bimestrale di 1.100,00 euro circa
    ora circa qualche 2/3 anni fà la nostra associazione ci ha fatto presentare la domanda per il risarcimento che però io non ho potuto presentare perche non potevo pagare l’avvocato in quanto vivo in una famiglia disastrata del sud e quindi non ho presentato nessuna domanda chiedo solo se posso ancora presentarla anche se in ritardo e cosa dovrei fare per farsì che anch’io faccia parte degli aventi diritto al risarcimento spero in qualche buona notizia ed in qualche buon consiglio grazie a tutti

  14. michela 14 Nov 2007 |

    Guai a chi capita il danno, mi dispiace dirlo ma dovrebbero provare ad essere danneggiati per capire cosa si prova…destra? sinistra? stessa pasta….è noi continuiamo ad aspettare, sperando che si veda un nuovo giorno.

  15. as.ter.-di.ma. 18 Nov 2007 |

    @ salvo

    in una situazione “normale” la tua domanda si sarebbe ampiamente prescritta, in quanto sono decorsi i 5 anni della prescrizione da quando hai avuto conoscenza del danno e del nesso (= legame) causale tra trasfusione e danno. Ma con la ventilata e tra poco speriamo concreta possibilità di fare una transazione col ministero, fossi in te prima dell’approvazione definitiva della finanziaria la causa la proporrei

  16. Ugo 30 Dic 2007 |

    Sono unmedico con una epatite cronica da virus b
    contratta durante il servizio. La CMO mi ha riconosciuto il nesso ma ha rigettato la domanda di indennizzo perchè la domanda era intempestiva perchè fatta il 28 luglio 1997 cioè lo stesso giorno della entrata in vigore della 238/97 e quindi si erano superati i 3 anni della prescrizione.
    Se l’avessi fatta il 27 luglio 1997 sarei rientrato nella 210/92 e quindi con la prescrizione decennale sarebbe stata accolta. Ma il 27 luglio 2007 era domenica come potevo presentare la domanda alla ASL se gli uffici erano chiusi? Nessuna risposta. Mi potrebbe rispondere qualcuno?

  17. as.ter.-di.ma. 31 Dic 2007 |

    ho risposto nell’altro blog!
    la mia associazione ha già affrontato qst argomento. Da noi la CMO si regola diversamente!

  18. Ugo 2 Gen 2008 |

    salve as.ter.- di.ma. e grazie per i chiarimenti.
    Ma che significa da noi la CMO si regola diversamente e di quale regione o provincia parli?

  19. lory 9 Gen 2008 |

    Ho gia vinto una causa contro il mds, per danno da trasfusione occasionale epatite c 8à catg,la cifra che mi è stata aggiudicata è veramente un’elemosina.Il mds ha fatto appello.Potrò io esufruire della transazione,dato che il danno di contaggio con le sacche infette è avvenuto nel 1984? Ringrazio e saluto. Lory

  20. Antonio 9 Gen 2008 |

    Per Lory.

    Hai una “causa pendente” (ricorso in Appello del Min.) con sentenza favorevole!

    Certo che puoi rientrare nelle transazioni se nel Decreto Attuativo il Ministero non metterà vincoli legati a nuovi criteri aggiuntivi “ispirati” dalla sentenza della Cassazione Sezioni Unite di imminente pubblicazione,che potrebbero essere la prescrizione e/o la delimitazione temporale della responsabilità del Ministero!

    Tanti auguri.

    Antonio.